Il lungo viaggio nelle terre dei Guanci volge al termine. Finirà con due ultime storie, una miracolo della natura (tanto per farcela amare quanto dovremmo, sempre) l’altra dell’uomo (quello sano di mente).
Capitolo 9 – Lanzarote, Jardín de Cactus, le piante delle meraviglie
Entrare nel Jardín de Cactus è come sentirsi al tempo stesso Gulliver e Alice, Corto Maltese e Phileas Fogg.
Si passa dal paese delle meraviglie a Lilliputh, da coste bagnate da oceani inesistenti, viste con gli occhi di streghe e gitani, al sogno di attraversare il mondo racchiuso nella stanza della nostra fantasia.
E ciascuno può vedere quello che vuole nelle piante inimmaginabili del Jardín de Cactus.
Perché la magia, se c’è, è nelle cose e negli occhi di chi le guarda
Può un cactus dare l’idea della tenerezza? A volte i cactus non sembrano ostili, ma adolescenti pieni di spine e tenerezze, come i nostri figli, che vediamo crescere credendo di essere forti e inespugnabili eppure fragili e vulnerabili.
Belli e pericolosi, dolci e dannati. Ecco, questo popolo dei cactus è proprio come i nostri figli
Avrei voluto camminare sopra queste foglie galleggianti riempite dai colori della vita, come un povero cristo sperduto in un luogo di epifanie allo sguardo.
Tavolozze di pittori innamorati, regali della natura al viaggiatore, dichiarazioni d’amore alla deriva, alla ricerca della foglia sorella o amante.
Avrei voluto camminarci sopra, ma intanto ci ho viaggiato dentro