Farewell Road (la strada dove si incontrano gli addii)
Farewell Road è la strada di chi va avanti senza curarsi mai del tempo.
Lì dove si incontrano strane forme di vita, sentieri popolati di memorie e disincanti,
di occhi vivi come amori di una notte e frasi sospese come addii.
Increspature dell’anima al momento del distacco
Farewell Road è disseminata di addii che riempiono la notte come le ombre i ricordi.
Strade che scompaiono verso ciò che non potrà mai essere.
Farewell Road è disseminata di fiori selvatici, costellazioni ininterrotte di solitudini che fanno della vita il prato unico del non sapere dove sei.
Lungo Farewell Road puoi trovare pietre miliari di solitudini che messe assieme formano il lungo tragitto dell’addio.
Come Farewell Road, anche lungo Guatan Tavara puoi incontrare nessuno e a quel nessuno dire addio
Kun’as – nel suo vagabondare alla ricerca di Càndor – riempie la sua assenza di incontri e smarrimenti.
Via via che incontra e lascia sparire alle sue spalle Alces, Marcut, Rosco e la loro antica comunanza, Tigerio e le sue invenzioni, Rosellina e le storie del suo vecchio amato nonno, Darisé e la sua impossibile presenza, Kun’as lascia orme nella sabbia della vita, condannate a restare lì in attesa della prossima onda
Perché le strade degli addii non assomigliano a rinunce. Piuttosto discese al centro dove ogni giorno nasce il mondo
Sono inevitabili come il sortilegio che fa alzare in volo l’alzavola verso sud,
sono sguardi che feriscono senza sanguinare,
sono fastidi come tossi notturne, hanno il profumo di un pomeriggio accaldato tra le colline, sul crinale immobile come sempre è aspettare settembre,
il rumore di un respiro a perdifiato che si ritrova a rincorrere se stesso, fin dove persino il pensiero non alberga più.
Come a ritrovarsi nel tempo in cui soli si incontrano i paesi disegnati nelle favole
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Come Guatan Tavara, anche questo Blog è popolato di passaggi fugaci, di anime silenziose che passano di qui senza lasciare traccia, che seguono l’andirivieni di queste pagine come l’onda inevitabile del mare torna là da dove si è certi di provenire.
Là dove si è lasciata l’anima per sempre.
Anche dopo aver percorso Farewell Road,
la strada dove si incontrano gli addii.
A tutti coloro che sono passati di qui senza lasciare traccia è dedicata questa favola
agosto 21, 2009 a 9:56 am
Stefano, non ho davvero parole. Ciò che scrivi, ciò che racconti attraverso le immagini, la sensazione di essere “altrove” mentre stai leggendo… è bellissimo. Commovente, nel senso che non può lasciarti indifferente.
Sei un poeta. Come diceva Oscar Wilde “siamo tutti in un rigagnolo, ma alcuni di noi guardano le stelle”, tu sai guardare e vedere le stelle.
grazie. davvero. di cuore.
cecilia
settembre 1, 2009 a 8:03 PM
“non pensarci e perdonami se ti ho portato via un poco d’ estate
con qualcosa di fragile come le storie passate:
forse un tempo poteva commuoverti, ma ora è inutile credo, perché
ogni volta che piangi e che ridi non piangi e non ridi con me…”
febbraio 28, 2010 a 12:37 am
… sono pochi coloro che riescono a vedere i “colori” ma soprattutto sono rari coloro che notano le sfumature. Non ti/vi conosco ma sicuramente posso dire con certezza che siete persone sensibili e di valori….”continuate a dipingere con i vostri meravigliosi colori”.
Se volete poete rispondermi…ciao a presto!
febbraio 28, 2010 a 11:49 am
Ricevere complimenti da persone che non si conoscono è sempre un piacere. Grazie Abdelhak.
Guatan Tavara – la strada che porta altrove – ti accoglie lungo il suo cammino. Torna quando vuoi.