Strade da cantare


Quante saranno le strade cantate? Migliaia, come minimo.
Non so se esiste un cantautore o un gruppo (di quelli seri) che non abbia cantato almeno una volta strade, vicoli, piazze, autostrade.

Troppo facile mettersele a cercare… il gioco è tirarle fuori senza pensare… magari fare la classifica dei nostri amori… stradali

Le prime tre canzoni che sceglierei…
1) The road (però nella versione di Jackson Browne). Banale?
2) Desolation Row
3) La cattiva strada

Poi ci sono gli album – tipo Abbey Road e 4 Way Street – che non hanno singoli brani sulle strade, ma che non la lasciano mai la strada… o album che sono tutta una strada, tipo Senza Orario Senza Bandiera.

E le canzoni “stradarole”? tipo A muso duro e L’uomo in frac. Non c’entrano niente l’una con l’altra, sono due differenti modi di vivere (per) la strada, ma in fondo esprimono lo stesso senso di libertà disperata.

Quelle legate alla memoria? Via della Scala. L’immancabile (in tutte gli elenchi di buona famiglia) ragazzo della Via Gluck.

Quelle ballabili? Va bene Strade dei Subsonica? O Dancin’ in the Streets di Martha and the Vandellas?

Ripescando nel tempo si possono trovare strade di tutte le grandezze…
dalla struggenza del piccolo vicolo Gasoline Alley di Rod Stewart,
passando per l’intramontabile Penny Lane,
la “scabrosa” Via del Campo,
ancora i Beatles di The Long and Winding Road,
attraversando la moltisolitudine di Piazza Grande,
sfiorando Poison Street, la strada velenosa post-punk dei New Model Army,
avventurandosi verso la malinconia post-tutto dei Green Day lungo Boulevard of Broken Dreams,
stordendosi con la Highway 61 Revisited
incrociando la splendida, insuperabile Ventura Highway
fino ad arrivare al puro delirio visionario dei Pixies lungo la Motorway to Roswell, (anche se mica lo so se è più grande una Highway o una Motorway…)
E poi… tutte le direzioni, declinazioni, inclinazioni, aggettivazioni… Streets Of Love, Fascination Street, Street Song, The 59th Street Bridge Song, Sullivan Street, Living On The Streets, Dead End Street, Ill Street Blues.

E quante ne ha composte Bob Dylan, uno dei più grandi cantori della strada… oltre a Desolation Row e Highway 61 Revisited, ci sono anche On the Road Again, Down the Highway, Positively 4th street (bella anche con la voce di Mick Hucknall).

E poi le canzoni che hanno la strada nelle vene, come Piccola Città, bastardo posto… che si muove tra la Via Emilia e il West.

Si parla di strade in mille modi differenti. E ora mi andrò a cercare qualche testo per metterlo qui.

Insomma abbiamo appena cominciato…

12 Risposte to “Strade da cantare”

  1. Trillian Says:

    Tanto che tu cerchi un testo io propongo l’ascolto di questa versione di “Statale 17” (Guccini + Nomadi) con una splendida introduzione di Gucicini tutta incentrata su “la strada”

  2. guatantavara Says:

    Grande Trilli! Statale 17… me ne ero proprio scordato! Ma il mio blog l’ho fatto per questo!

  3. pupa mannara Says:

    Sono banalissima, ma, senza pensarci, mi viene in mente “Strada facendo” di Baglioni. Ha accompagnato anni per me di passaggio, la strada fra l’infanzia e la primissima adolescenza.
    Un altro passaggio, conclusivo, nella splendida “In morte di S.F.”. Come dimenticare “lunga e diritta correva la strada”? Oppure la ragazza di “Autogrill”?
    Forse un po’ meno nota questa canzone di Gaber:
    […] “C’è solo la strada su cui puoi contare
    la strada è l’unica salvezza
    c’è solo la voglia e il bisogno di uscire
    di esporsi nella strada, nella piazza
    perché il giudizio universale
    non passa per le case
    e gli angeli non danno appuntamenti
    e anche nelle case più spaziose
    non c’è spazio per verifiche e confronti” […]

  4. guatantavara Says:

    No, Strada Facendo non è banale… anzi, mi hai tolto una bella patata bollente! Non la potevo mettere, io… però devo dire che ogni tanto me la canticchio tra me e me!

    Un altro Guccini che mi è sfuggito? E proprio …lunga e diritta correva la strada… Perdo colpi… forse mi devo fermare alla prossima piazzola di sosta lungo Guatan Tavara.
    Come sarebbe… chiamare il soccorso stradale? Andare in revisione? Rottamarmi?

    A proposito… e Prospettiva Nevskji dove la mettiamo? Strano che non sia venuta in mente a… nessuno.. 😉

  5. Ma… scusate : il Liga dove lo mettiamo?
    Lui, che praticamente scrive ogni sua canzone sulla e per la STRADA. Quella strada che é la Via Emilia ma assomiglia tanto al West. Quello di Piccola città , per citare il nostro GT.

    “Vieni qua che c’é questo Drive-in
    che ha per schermo un gran cielo gonfiato
    Macchina o no c’é un bel pezzo
    d’asfalto da correre” ( Lambrusco e Pop Corn )

    ” Come vedi sono qua:
    monta su, non ci avranno
    finché questo cuore non creperà
    di ruggine di botte o di età” ( Urlando contro il cielo )

    “Strade troppo strette e diritte
    per chi vuol cambiar rotta oppure sdraiarsi un po’
    che andare va bene , però a volte serve un motivo un motivo
    certi giorni ci chiediamo :” E’ tutto qui?”
    E la risposta é sempre sì!” ( Non é tempo per noi )

    “Siamo qui
    Già le quattro e siamo qui
    Finestrini socchiusi su strade indifese
    dai nostri pesanti HP” ( Sogni di Rock ‘n’ Roll )

    ” Certe notti la macchina é calda e dove ti porta
    lo decide lei. Certe notti la strada non conta
    che quello che conta é sentire che vai ” ( Certe Notti )

    E potrei continuare ancora….
    Veramente volevo parlare di…STRADE FERRATE, ma ho poco tempo e mi sono fatta coinvolgere da questo gioco musicale! Alla prossima!

  6. Come reazione a caldo: “Route 66” e “Highway to hell”, didascalicamente, e “Raiders on the storm”, ricordando la scena del film “The Doors” di Oliver Stone.
    Ma dovremmo passarci una serata a base di camino e vino rosso.

  7. TinyBanks Says:

    Aggiungo anche il mio contributo…

    looking down on empty streets, all she can see
    are the dreams all made solid
    are the dreams all made real

    all of the buildings, all of those cars
    were once just a dream
    in somebody’s head
    (Peter Gabriel: Mercy Streets – dedicata alla poetessa Anne Sexton)

    Ma anche l’album (e track) On every street dei Dire Straits

    E poi come dimenticare le Streets of Philadelphia del Boss…

    E come non pensare a Guatan Tavara con i Supertramp di Take the Long Way Home…

    O sognare con la chitarra liquida e malinconica di Gary Moore di Parisienne Walkways (meglio in versione live)…

    E per non dimenticare un po’ di sano POP: gli A-ha di Stay On These Roads, il Club at the End of the Street di Elton John e una piccola chicca: la Baker Street di Gerry Rafferty…

  8. vaccaricarlo Says:

    Ma e … “Blowin’ in the wind?” … how many roads …

    ciao

    http://vaccaricarlo.wordpress.com/

  9. guatantavara Says:

    Ecco lo sapevo… invecchiando ci si commuove facilmente… ma insomma… a rendere bella una giornata, basta poco… tipo quando – chi non lo ha fatto di voi? – in certe serate un po’ annoiate e stanche a casa di amici… qualcuno dei presenti spariva in una stanza e tornava… con una chitarra e da lì… si riapriva la strada davanti a noi… si cominciava sommessamente e poi tutti, tutti a cantare a squarciagola.
    Ecco, ora è come se stessimo cantando tutti! Ognuno la propria canzone sulla strada, quella che più gli piace. Una sorta di Torre di Babele (o labirinto?) dei canti!

    Sì, ne sono sempre più convinto… sto invecchiando!

  10. vaccaricarlo Says:

    … e poi un po’ di sano vecchio rock con “Exile on Main Street” (v. http://it.wikipedia.org/wiki/Exile_on_Main_Street), settimo album di tutti i tempi per Rolling Stone

    http://vaccaricarlo.wordpress.com

  11. guatantavara Says:

    E’ inutile… ormai ad ogni pezzo che citate… mi viene da dire… Azz! perché non è venuto in mente prima a me!!!
    Rinuncio!
    Tanto per quanti brani uno possa trovare, ce ne sarà sempre… uno cui non avevi pensato…

  12. Via Emilia di Graziano Romani

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